In un momento cosl particolare della storia della pallacanestro riminese, in cui un po’ tutti si interrogano sul futuro, prossimo o lontano che sia, intendiamo dare un nostro personalissimo contributo, non tanto nel tentativo di dare consigli o indicazioni, che non ci competono, quanto piuttosto dando uno sguardo indietro nel tempo. Scoprire chi eravamo per capire chi siamo: questo processo retrospettivo è un fatto anche di moda se volete, ma, se una città cosmopolita come Rimini ha riscoperto il “borgo” da poco, anche noi vorremmo risalire indietro nel tempo alla ricerca di un’anima che speriamo non sia stata venduta definitivamente a Belzebù.
Vi proponiamo quindi, tralasciando quelle vicende che appartengono alla preistoria, un rapido excursus sulle vicende, a tutto beneficio di coloro che si fossero avvicinati al basket da poco, che hanno segnato l’evoluzione della pallacanestro a Rimini; e lo faremo soffermandoci più a lungo sulle varie figure di allenatore che si sono succedute sulla panchina, del resto ambitissima, della squadra della nostra città. E questo come doveroso omaggio ad un personaggio che si trova sovente oggetto di contestazioni e che in nessun altro sport di squadra riveste un’importanza capitale come nella pallacanestro; come tale, al pari dell’evoluzione straordinariamente rapida che il basket ha registrato negli ultimi due decenni, anche la figura dell’allenatore è andata celermente mutando, come vedremo.
Premetto che queste vicende sono viste con l’occhio sempre un po’ irriverente di un ex- giocatore, uno che c’era, comunque.
Lovv, 1982