Lo sport è memoria, esempio, riconoscimento, aggregazione, condivisione.
Dall’esperienza dell’Associazione “Rimini Sparita”, nata nel 2012 per valorizzare il patrimonio iconografico e culturale della città novecentesca, nasce il progetto “Basket Club Pantera Blu” che si pone l’obiettivo di riproporre agli appassionati i momenti e gli scatti salienti dell’epoca d’oro della pallacanestro cittadina, sotto l’egida di un simbolo – il felino azzurro – sinonimo di un periodo tanto intenso quanto lontano nel tempo, che rischia di scomparire dalla memoria di coloro che lo hanno vissuto in prima persona e dei più giovani che lo hanno conosciuto, forse, solo attraverso i racconti degli appassionati più maturi.
Sostenuto principalmente dalla digitalizzazione e divulgazione dell’enorme archivio di Giuliano Fabbri Gallusi, motore primo e fulcro dell’esperienza di quel Club così anomalo – che ruotava attorno a un gruppo di amici del negozio di ottica su Corso d’Augusto, sede vicaria, assieme al ristorante “Pic Nic” di Maurizio e Berto, del Basket Rimini tra gli anni Settanta e Ottanta – questo progetto vuole documentare, per ricordare a chi c’era o raccontare ai più giovani, un’esperienza storico-sportiva unica per qualità e umanità, trascorsa peraltro in ambienti ormai trasformati come la leggendario capannone sorto tra le rovine del Teatro Galli di piazza Malatesta (ribattezzato, dagli appassionati, “Sala Mostre” poiché ha svolto funzioni sportivo-espositive per decenni), oggi tornato ai fasti artistici ed architettonici che maggiormente gli competono, o lo stesso ristorante “Pic Nic” di via Tempio Malatestiano, oggi purtroppo scomparso dopo alcune drammatiche vicende.
L’iconografia dell’epoca viene affiancata da un altrettando corposo archivio video coordinato da uno dei “golden boys” della pallacanestro locale, Franco Ferroni, alimentato riversando da VHS e ottimizzando in digitale le telecronache delle partite storiche della prima squadra e delle squadre giovanili riminesi che dominarono, uniche nella storia di questo sport, la scena nazionale tra gli anni Ottanta e Novanta.
La parte testuale si avvale di preziosissimi contributi messici a disposizione dai protagonisti, che permettono di ripercorrere in prima persona gli anni più eroici del Basket Rimini, quando ancora si chiamava Libertas e si esibiva, nonostante le intemperie invernali, all’aperto del campetto ACLI sul retro di San Girolamo.
Il Basket Club Pantera Blu 2.0 è da oggi nuovamente “vivo”, a disposizione di tutti gli appassionati grazie all’amichevole collaborazione di Elisabetta e Cristina / Cristina ed Elisabetta Fabbri Gallusi, generose e appassionate quanto la memoria dei loro cari genitori, per quello che riguarda la corposa e insostituibile sezione iconografica. Per quello che riguarda, invece, la memoria testuale abbiamo la fortuna (e il privilegio) di poter qui riportare, progressivamente, gli articoli e i corsivi scritti a suo tempo da un’icona del basket a Rimini, un insider che si cela dietro allo pseudonimo di “Lovv”, il cui talento sportivo è secondo solo alla capacità descrittiva con cui ha dipinto il nostro basket e i personaggi che l’hanno popolata.