Un sogno avverato! ecco davvero cosa è stata per me questa fantastica festa della MARR25 !!!
Un sogno avverato grazie alla fantastica iniziativa della famiglia Gambetti, davvero eccezionale!
Ho sempre desiderato poter incontrare un girono i miei ex compagni di squadra con i quali ho avuto l’onore e la gioia di condividere alcuni anni indimenticabili. Ebbene: quella che fino a pochissimi mesi fa mi appariva come una vera e propria “mission impossible” si è finalmente avverata grazie alla premiata ditta Gambetti “Father And Son” alla quale non posso che replicare “ad libitum” la mia gratitudine.
Rivedere tutta la mia ex squadra è stata un’emozione fortissima, indimenticabile. Ragazzi formidabili con i quali ho condiviso momenti irripetibili, non solo sportivi ma anche di vita!
E quando dico ragazzi intendo tutti nessuno escluso: i compagni di squadra, gli allenatori, i dirigenti, lo staff al completo fino ad arrivare ai mai dimenticati Papo e Guido (alla cui competenza matematica mi appellai nel disperato tentativo di riuscire a capire finalmente qualcosa sulle funzioni!)
Ho sempre avuto nostalgia di tutto! Dei tifosi che assipavano le tribune anche durante gli allenamenti, della gente che ti riconosceva per strada e voleva sapere di tutto e di più sulla squadra, sulle tattiche, sui giocatori… del grande basket che era di casa al Flaminio, della vita quotidiana con i miei compagni di squadra, del Ristorante Pic Nic che è stato per me davvero una seconda casa.
Che ci crediate o no, ho nostalgia anche dei famigerati gradoni, epica espiazione delle “pataccate” commesse durante gli allenamenti che veniva impartita da un tuonante coach Pasini tra le esclamazioni divertite del pubblico fedelissimo (ecco, in quei casi mi stavano meno simpatici!) in mezzo ai quali scalavo quegli scaloni al tempo davvero Himalayani!
Chissà perché, ma ho sempre avuto l’impressione che anche il coach non appena noi “più piccoli” iniziavamo la nostra dose quotidiana di gradoni, abbandonasse il suo torvo cipiglio e sorridesse paternamente sotto i suoi leggendari baffi.
Ma faceva parte del gioco, faceva tutto parte di una realtà alla quale appartenevo, alla quale ero entusiasta di appartenere.
Un’esperienza fondamentale per la mia vita di ragazzo prima e di uomo poi, che mi porterò sempre nel cuore e che mi accompagnerà da qui a quando Dio vorrà!
Grazie ancora al comitato, a Nicola Gambetti e alla sua famiglia (che proprio grazie a questa splendida iniziativa ho avuto l’immensa gioia di rincontrare!) e tutti i miei vecchi compagni di squadra – vecchi non anagraficamente parlando , m’arcumand ! – per avere aderito al progetto permettendomi così di poterli rincontrare! a comicniare da CIT, il capitano, del quale era fiero ed orgoglioso scudiero.
Sperando che non sia l’ultima volta, sperando che al contrario sia la prima, di una lunga serie di occasioni perfette e fantastiche come questa!
Ancora grazie a tuttI!!!
Alessandro Cancian (“cancio” per tutti quelli che c’erano!)
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