Nicola, io non so perchè, ma in realtà so perchè, è tutta la notte che ripenso al Flaminio, alle divise rosse, alla squadra che fece l’impresa. Ho rivisto la foto della squadra. E ho sentito il “monito” che quella squadra ha saputo dare. Non solo un gruppo di sportivi, ma come ha sottolineato Luca Dal Monte, un gruppo di Persone che hanno insegnato “come si potessero raggiungere risultati eccezionali attraverso la forza collettiva”. Ora che sono cresciuto ho riletto probabilmente quello che implicitamente avvertivo al tempo, questo legame segreto con una squadra che prima ancora di vincere sul campo, ha saputo trasmettere un messaggio importante che nella nostra era di fast food, fastweb, take and carry, liquidità come vorrebbe Zygmunt Bauman, è assolutamente importante riscoprire: l’osare essere persone è l’unica via per diventare persone.
Questi ragazzi di 25 anni fa hanno colto l’attimo. A noi raccogliere la loro sfida oggi.
Grazie per aver dato vita a questo evento.
Jonathan Benatti
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