RIMINI. Si potrebbe stilare un lungo elenco di giocatori stranieri di ogni sport (ma anche italiani) che dopo aver vestito la casacca riminese sul campo, dopo aver assaggiato la “riminesità”, hanno deciso di stabilirsi in riva all’Adriatico, o comunque di tornare da queste parti per un evento particolare. Un elenco illustre che dimostra come Rimini sia entrata dentro ai protagonisti delle vecchie imprese.
L’ultimo caso in ordine di tempo è quello di Gig Sims, uno che ha vissuto una parte fondamentale della carriera cestistica con la canotta del Basket Rimini targato Marr a quei tempi, squadra capace di regalare la prima, storica promozione in A1 ai colori biancorossi. Per esempio fu indimenticabile la trasferta di Vigevano con 18 pullman al seguito.
In quegli anni, non sempre facili sia chiaro, il ragazzo americano ha stretto con la famiglia Gambetti rapporti di grande amicizia e fratellanza, rapporti poi proseguiti nel tempo, sfociati lo scorso anno quando il comitato “Marr 25” (dove Teto e Nicola Gambetti erano i primattori) riuscì nella grande impresa di riportare al palasport Flaminio i ragazzi che fecero l’impresa nel 1984, mirabilmente guidati dal Topone Pasini. Ma non è finita, perché Gig Sims aveva in programma un altro appuntamento: niente maglietta e calzoncini in questo caso, ma abiti da cerimonia. Ieri, infatti, si è svolto, nell’incantevole cornice innevata di San Leo, il matrimonio italiano di Sims, grazie anche all’amichevole partecipazione e collaborazione del sindaco Mauro Guerra, grande appassionato di sport.
Gig ha scelto la Romagna (in particolare il suggestivo contesto leontino) per condividere assieme agli amici più cari e ad alcuni ex compagni di squadra l’unione con Sydney Alexander, bionda connazionale del North Carolina, dimostrando quindi che in talune circostanze tra pubblico e giocatori si può creare un rapporto speciale e irripetibile, indelebile nel corso degli anni.
Ma dici Sims e parli inequivocabilmente di basket. Non poteva infatti mancare la partitella tra amici, andata in scena martedì sera alla palestra Sforza, una sorta di “addio al celibato agonistico”: assieme a Sims c’erano altri giocatori targati Marr, da Giorgio Cecchini a Vinicio Mossali, da Maurizio Benatti a Stefano Brighi. E’ seguita un’inevitabile reidratazione a base di fiumi di birra.
E intanto il prossimo anno si festeggiano i 25 anni dall’ottavo posto conquistato dalla Marr in A1, con tanto di play-off raggiunti. Chissà che il Comitato non decida di riservare un’altra sorpresa per gli appassionati di basket riminese.
Carlo Ravegnani