INDIMENTICABILE davvero, quell’annata. Al punto che per riviverla degnamente, un quarto di secolo più tardi, si è costituito pure il comitato ‘Marr Superstar 25* 1984/2009″. Un gruppo di appassionati, la maggior parte dei quali con le tempie ingrigite per ovvi motivi anagrafici, stanno attivandosi a 360° per celebrare quella magica stagione che si concluse con la prima, storica promozione in A1 del Basket Rimini. Già individuata nel 12 settembre la data per il grande ritrovo: nel menù una partita – da disputarsi rigorosamente al Flaminio, il vero tempio della pallacanestro cittadina – tra quella favolosa Marr (Maurizio Benatti, Giorgio Cecchini, Giorgio Ottaviani, Gig Sims ed Ernest Wansley componevano l’inamovibile quintetto base, Luca Ioli, Giampaolo Paci, Vinicio Mossali, Umberto Coppari e Stefano Brighi erano i cambi, Alessandro Angeli e Danilo Terenzi i babies che completavano la rosa, con in panca il mitico Piero Pasini) e una selezione denominata Basket Rimini ‘All stars’ nella quale giocheranno, tra gli altri, alcuni ’72 (Ferroni, Semprini, Ruggeri, Fontana…), Altini e, se gli impegni agonistici non si accavallano, Myers e Righetti. Oltre al match, verrà pubblicato un libro fotografico con immagini inedite dello scomparso Morosetti, istantanee impreziosite da aneddoti e curiosità, così come non mancherà una serata conviviale che avrà come protagonisti i beniamini di allora e il pubblico, quei tifosi che non hanno mai dimenticato la travolgente cavalcata tra i canestri di A2.
«ERA un gruppo fantastico, la vera forza era fuori dal campo», sostiene Giampiero Arcangeli, che è stato nominato presidente onorario del neonato comitato. Un’annata che cominciò in sordina e si chiuse trionfalmente, con quell’esodo in massa verso Vigevano, qualcosa come 18 pullman – più le auto private – che si riversarono nell’Oltre Po per assistere al match che spalancò le porte dell’A1 alla truppa del ‘Paso’. Ricordi indelebili, stampati nella memoria di chi ebbe la fortuna di esserci: emozioni forti, con qualche brivido lungo la schiena anche adesso, rivedendo le sgranate e buie immagini del dvd che racconta l’impresa, quei mesi ricchi di adrenalina, col Flaminio che era troppo piccolo per contenere la smisurata passione che la Marr seppe accendere.
Alberto Crescentini
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